“Il segretario generale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia, e quello di Fesmc-Ugt, Antonio Oviedo hanno firmato, presso la sede dell’Ugt a Madrid, l’accordo di cooperazione tra la nostra Federazione ed il sindacato spagnolo (Federazione statale dei servizi, della mobilità e del consumo del sindacato generale dei lavoratori)” è quanto dichiara in una nota la Fit-Cisl che prosegue: “L’accordo, che nasce nel 2018, si rafforza e si consolida. Esso prevede la collaborazione bilaterale tra le due organizzazioni sindacali, definendo azioni e strategie comuni per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti italiani e spagnoli, laddove le politiche aziendali sono orientate esclusivamente alla crescita dei profitti d’impresa.
“Questo accordo –spiega la Federazione dei trasporti cislina– che assume maggior rilevanza alla luce della delicata congiuntura economica attuale e della conseguente perdita del potere d’acquisto dei salari causata dall’alta inflazione, prevede anche la realizzazione di iniziative condivise che, in molti casi, come è avvenuto negli ultimi anni, si concretizzano anche nelle organizzazioni internazionali del settore dei trasporti, in particolare Etf (European Workers Transport Federation) ed Itf (International Workers Transport Federation). Inoltre, l'accordo ha permesso anche ai colleghi di entrambe le organizzazioni e ai delegati sindacali, di beneficiare di una maggiore copertura sindacale e sostegno, oltre all'attenzione legale verso gli iscritti, qualora svolgano la loro azione sindacale nei diversi Paesi vicini, Italia e Spagna”.
Conclude il segretario generale Salvatore Pellecchia: "Il settore dei trasporti, sia sul fronte nazionale che europeo, è interessato da qui ai prossimi anni da sfide importanti che richiederanno risposte tempestive e puntuali. In quest’ottica la collaborazione e l’unità di intenti tra organizzazioni sindacali rappresentano la migliore risposta ai cambiamenti e a tali sfide, con l’obiettivo di portare l’intero comparto a livelli sempre maggiori di crescita, sviluppo ed efficienza, a vantaggio del sistema Paese e, naturalmente, attraverso un sistema partecipativo, realizzare un’equa distribuzione dei benefici economici alle lavoratrici ed ai lavoratori che rappresentiamo e che sono la nostra priorità”.