Il 15 febbraio 2024, nella provincia di Foggia, i Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip (Giudice indagini preliminari) del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 19 indagati (11 carcere, 8 arresti domiciliari, tutti italiani), ritenuti responsabili -a vario titolo- di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, furti, ricettazioni e riciclaggio di autoveicoli, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa -avviata nel settembre 2022 a seguito del sequestro di alcuni autoveicoli oggetto di furto, parte dei quali già riciclati con targhe estere di nazionalità spagnola palesemente false, rinvenuti nei pressi di un autolavaggio di San Severo- ha interessato uno dei fenomeni criminali più diffusi e “remunerativi” nel panorama della criminalità locale: il mercato illecito delle autovetture, dei ricambi e dei componenti degli autoveicoli provento di furto e di altri reati contro il patrimonio -perpetrati per lo più nel territorio foggiano, ma anche nelle limitrofe regioni- che, in questo caso, vede il suo fulcro strategico ed il suo centro di coordinamento in San Severo.
L’articolata attività d’indagine ha consentito di acquisire gravissimi elementi in relazione all’esistenza di un pericoloso gruppo criminale, i cui componenti hanno quale scopo il trarre profitto dalla commissione di rapine, furti, ricettazioni e riciclaggio di autoveicoli. Le indagini hanno documentato che i capi ed i promotori dell’associazione (unitaria e piramidale), potendo contare su abili soggetti esperti nella commissione di furti e nell’occultamento dei mezzi rubati, coordinavano e pianificavano le trasferte anche in altre regioni d’Italia, finalizzate a procurarsi i veicoli poi condotti nel territorio di San Severo, o di altri paesi vicini al centro dauno, per essere illecitamente immessi nel mercato delle autovetture o dei componenti di ricambio, ovvero per essere reimpiegati nelle attività commerciali degli indagati, tra cui una che si occupa di vendita, noleggio e riparazione autovetture.
Le investigazioni, oltre che sul fenomeno dei furti, si sono concentrate anche su attività apparentemente lecite di officine meccaniche ed autodemolizione contigue ai ladri di autovetture, dove si svolgevano sia l’attività di occultamento e smontaggio dei veicoli rubati da destinare alla rivendita come pezzi di ricambio, sia le operazioni tese ad ostacolarne l’identificazione (punzonatura, smerigliatura telai, modifica e cambi di targhe).
A riscontro delle attività condotte, nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato tre persone e ne sono state denunciate altre 21 e sono stati sequestrati e recuperati 47 veicoli integri e svariate parti meccaniche e motori di decine di autovetture, per un valore complessivo di oltre 1.500.000 Euro.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità giudiziaria, non possono essere considerati colpevoli fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.