Le associazioni che tutelano i diritti dei tassisti di Milano hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per chiedere l'annullamento parziale della delibera della Giunta comunale numero 1503 del 9 novembre 2023, che regola le seconde guide e prevede l'aumento delle licenze. L'istanza è stata presentata dalle sigle Tassisti artigiani milanesi (Tam), Sindacato artigiani taxisti di Milano (Satam), Unione Artigiani, Radiotaxi 024040 e 028585.
"Il decreto Asset fa riferimento al valore attuale di mercato delle licenze e non è prevista alcuna scontistica. A Palazzo Marino chiediamo semplicemente l'applicazione della legge e non solo la parte che più le conviene. Il nostro scopo è che sia applicata la legislazione vigente qualora si intendano rilasciare nuove licenze e che, per l'effetto, sia tutelata la nostra categoria", spiega Pietro Gagliardi, di Unione Artigiani.
Le sigle sottolineano: "Il Comune di Milano ha palesemente disatteso il decreto-legge numero 104/2023, quantificando un contributo per il rilascio delle nuove licenze inferiore di circa il 50% rispetto all'attuale valore di mercato delle licenze stesse. Tale decisione, avallata incredibilmente anche dall'Autorità di regolazione dei trasporti, costituisce una evidente violazione di legge e mina l'intero bilanciamento del sistema per superare l'emergenza trasporti ideato da Governo e Parlamento nell'estate scorsa". La parola passa adesso al Tar della Lombardia.