Una sentenza del Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio ha stabilito che la linea ferroviaria Pescara-Roma è un'opera strategica per l'Abruzzo e per il sistema Italia. Si tratta di una decisione che dà il via libera definitivo all'inizio dei lavori nei lotti 1 e 2: la tratta Interporto-Manoppello-Scafa, ed il raddoppio dei binari sulla Pescara-Roma. I giudici hanno concluso che c'è "assenza di criticità riferita ai limiti di emissioni inquinanti".
"Il progetto in questione afferisce ad un'opera pubblica di elevata valenza strategica. È assoggettato al regime procedurale accelerato e risulta armonizzarsi con i valori ambientali anche in ragione della sua funzionalità rispetto all'implementazione della mobilità sostenibile e della sua inclusione nelle politiche del Pnrr". Al tal fine "è stata prevista la realizzazione di un sistema di monitoraggio continuo, per valutare gli impatti ambientali effettivi rispetto alle previsioni compiute", si legge nella sentenza firmata dal presidente della terza sezione, Giuseppe Sapone.
Il Tribunale dà torto al Comune di Chieti, che aveva presentato il ricorso, e ragione a Rete ferroviaria italiana (Rfi), società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, che aveva nominato il commissario Vincenzo Macello per portare a termine l'opera da nove miliardi di Euro. La nuova linea ferroviaria veloce permetterà di raggiungere in due ore la capitale.