Le recenti decisioni prese in Europa a tutela de porti del Vecchio Continente avranno effetti notevolmente positivi sugli scali marittimi del Sud Italia. Tra questi c'è sicuramente il porto calabrese di Gioia Tauro, uno dei principali hub del settore Transhipment (trasbordo di merci da un mezzo ad un altro) di tutto il mar Mediterraneo, ma anche uno di quelli più penalizzati dai prezzi stracciati proposti negli scali nordafricani.
"Si tratta della bozza di un regolamento di esecuzione che risolve parzialmente il problema perché include i porti che si trovano a 300 miglia marittime, quindi include Tangeri e Port Said, tra i porti che hanno un regime fiscale uguale a quelli dell'Europa. Questo eviterebbe il fenomeno dell'evasione verso i porti africani e risolverebbe quasi del tutto il problema dei traffici dentro l'Unione Europea", ha spiegato il vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno (Pd).
"Rimane il problema delle rotte extra europee -ha aggiunto-. Ad esempio una nave parte da Shangai e va verso New York facendo tappa a Gioia Tauro. Il problema per le rotte extra europee rimane perché noi non possiamo disciplinare un regime fiscale per luoghi extra Ue. Per questo motivo continuiamo a lavorare". La tutela del porto calabrese sarà fondamentale per i 2000 portuali e i 2500 legati all'indotto.