Passa al Parlamento europeo con 329 voti favorevoli, 230 no e 41 astensioni la decisione che prevede il rinvio del nuovo regolamento Euro 7 di almeno 2 anni per le auto e di almeno 4 per i mezzi pesanti. Il Pe ha così approvato la propria posizione negoziale sul pacchetto di norme ambientali rivolte ai veicoli a motore. Il perimetro su cui si è chiamati a prendere decisioni è quello dei limiti delle emissioni dei gas di scarico, delle emissioni di pneumatici e freni e della durata delle batterie.
L'esito acquisito nel Pe ricalca quasi interamente quello a cui si era pervenuti in Consiglio, mentre si discosta dalla proposta della Commissione. Sulla scorta di quest'ultima, infatti, l’entrata in vigore delle nuove norme era prevista a metà 2025 per le auto e dopo i primi sei mesi del 2027 per i camion. Per Consiglio e Parlamento invece, è preferibile fissare le scadenze di, rispettivamente, 24 e 48 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento.
Secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, "la posizione negoziale del Pe si fonda su un testo profondamente migliorato rispetto alla proposta iniziale della Commissione, che risponde a una visione concreta, realistica e pragmatica, sulla linea del governo italiano e su cui si era già aggregata una maggioranza di Stati nel Consiglio competitività". Secondo l’Ong Transport & Environment, il pacchetto Euro 7 “non aumenta in modo significativo le protezioni contro l’inquinamento atmosferico rispetto al suo predecessore Euro 6".
“Resta il fatto - commenta il direttore generale dell’associazione dei produttori automobilistici (Acea) Sigrid de Vries - che il pacchetto Euro 7 rappresenta un investimento significativo per i costruttori di veicoli, che si aggiunge ai loro enormi sforzi di decarbonizzazione”.