L'Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ha promosso un monitoraggio sul servizio taxi che coinvolge 141 amministrazioni pubbliche. L'obiettivo è quello di individuare criteri omogenei per valutare il servizio e confrontare realtà diverse. Al momento sono stati collezionati 45 pareri, frutto di interlocuzioni approfondite con Comuni e Regioni. Dai primi segnali emerge una "inerzia delle licenze", mentre "sulle tariffe c'è poca trasparenza".
"Gli enti competenti dovrebbero adeguare il servizio alla domanda di mobilità presente e futura. È essenziale basare la programmazione e l'organizzazione del servizio taxi su metodologie data driven per la corretta determinazione del contingente o parco auto", spiega il presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti (Art), Nicola Zaccheo, intervistato dal quotidiano "Il Sole 24 Ore".
In merito ai costi delle corse "le principali criticità rilevate da Art sono la mancanza di una adeguata trasparenza e comprensione dei meccanismi tariffari, con la presenza di componenti e supplementi ai quali non sempre corrisponde un effettivo razionale economico. Sono due fattori che portano, spesso, alla non sostenibílità economica del servizio. Anche per questo -conclude Zaccheo- nel settore taxi si sono affermate piattaforme -per esempio Wetaxi o Freenow- che garantiscono all'utente una tariffa massima, fornendo un parametro economico certo che a volte è decisivo nella scelta del servizio non di linea".