Tensioni in Consiglio comunale sul futuro del porto marchigiano di San Giorgio, in provincia di Fermo. Ad innescare la scintilla è la proposta di bonario componimento della lite con il concessionario dello scalo marittimo. Dopo la risposta all'interrogazione presentata dalla minoranza, in merito alla proposta della società Marina Srl, volano stracci fra i partiti di opposizione e la Giunta del sindaco Valerio Vesprini, che ha detto no al pagamento di 155.037,17 Euro.
"All'insediamento ci siamo trovati ad affrontare una situazione surreale per una Pubblica amministrazione con 970.000 Euro circa di debito da parte del concessionario. La precedente gestione politica della vicenda è stata approssimativa e superficiale, come si evince pure da alcuni atti, primo su tutti la missiva a firma dell'allora sindaco, Nicola Loira, con cui quest'ultimo" nel 2016 avviava la procedura di revoca della concessione demaniale, per "restituire alla Regione la gestione dell'area portuale", ha replicato Vesprini.
Pertanto "la proposta di componimento bonario avanzato dalla Marina Srl risulta priva di qualsiasi presupposto transattivo accettabile da parte dell'ente, mancando l'impegno al pagamento dell'intero importo dei canoni pregressi nella misura indicata dall'ente riscossore, elemento essenziale ed in alcun modo derogabile, per poter instaurare un tavolo di confronto, come confermato dalla stessa Agenzia del demanio, secondo la quale l'interesse primario è quello di favorire il recupero dell'arretrato di canoni accumulato e non coperto da fideiussione bancaria, anche al fine di evitare qualunque ipotesi di danno erariale".