La Polizia stradale di Rieti ha sgominato un'organizzazione composta da decine di persone che mettevano in scena falsi incidenti stradali con l'obiettivo di frodare le compagnie assicurative. Danneggiate Generali, Allianz, Cattolica, Axa, italiana Assicurazioni, Unipolsai e Nobis per circa 1,8 milioni di Euro. Gli investigatori hanno scoperto che si trattava di una truffa perpetrata per anni: ottenevano risarcimenti per danni fisici, materiali e spese mediche derivanti da incidenti mai accaduti.
A coordinare le attività di indagine dalla Polizia giudiziaria di Rieti, iniziate nel 2019, il sostituto procuratore della Repubblica di Rieti, Edoardo Capizzi. Dopo quattro anni di monitoraggio della banda, anche grazie all'ausilio di appostamenti, filmati ed intercettazioni telefoniche, è stato possibile ricostruire il modus operandi degli indagati. A nove di loro è stato contestato il reato di associazione a delinquere.
Il complesso sistema aveva al vertice il titolare di uno studio di infortunistica stradale di Roma: dopo avere riscosso direttamente gli indennizzi da parte delle società di assicurazione, una volta ottenuta la cessione del credito da parte delle false vittime di incidente, procedeva alla ripartizione del denaro fra i suoi collaboratori, tra cui i proprietari di alcune carrozzerie a Rieti ed a Santa Rufina di Cittaducale, dove venivano organizzati i falsi sinistri, falsi testimoni e conducenti. L'udienza preliminare per i 37 imputati è fissata per il prossimo 23 novembre 2023.