È terminato il fermo biologico nella notte fra domenica e lunedì. Il periodo di stop, voluto dall’Unione europea per salvaguardare il patrimonio ittico, era iniziato lo scorso 19 agosto. Dopo 43 giorni di interruzione dalle attività di pesca le barche hanno abbandonato il porto e ripreso il largo. La speranza dei marittimi è quella di trovare un mare quanto mai pescoso, anche se aleggia una certa preoccupazione per i recenti rincari del prezzo del gasolio.
"Ci attendiamo soprattutto triglie e panocchie le specie dei fondali sabbiosi. Resta il problema del caro gasolio con cifre che si aggirano intorno ai 95 centesimi di Euro a litro. Tanto che alcuni preferiscono non uscire in mare e questo ricade su tutto l'indotto a cominciare da noi commercianti che ci ritroviamo senza prodotti", spiega il commerciante ittico Lorenzo Marinangeli.
"Per fortuna -aggiunge- almeno hanno iniziato il dragaggio" del porto scalo di San Benedetto del Tronto. Iniziato alcune settimane fa, tra circa quattro mesi il fondale dello scalo marchigiano sarà più profondo: passerà dagli attuali 2,5 a 5,5 metri sul livello medio marino nel canale di accesso; e fino a 4 nell'area limitrofa interna. "Faccio il mio in bocca al lupo ai marittimi con la soddisfazione che fin da ora le operazioni renderanno più sicura l'uscita ed il rientro in mare" dei pescherecci, è il commento del sindaco Antonio Spazzafumo.