“Il ministro austriaco Leonore Gewessler, che accusa il ministro Salvini di pensare solo agli interessi della lobby degli autotrasportatori italiani, sostiene teorie fantasiose, offensive, che non le fanno onore”.
Sul ‘caso Brennero’, con l’Austria che contingenta i Tir italiani –indebolendo il sistema economico del nostro Paese –il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè torna sul tema ed annuncia che gli oltre cento autotrasportatori di Fai, oggi presenti in assemblea a Parma, si sono detti disponibili anche a recarsi al Brennero con i loro mezzi insieme al ministro Salvini.
“Nel merito, quanto affermato dal ministro austriaco non è in linea con i dati esistenti sull'inquinamento: quelli delle centraline di rilevazione attestano valori di segno opposto rispetto a quelli riportati dalla Gewessler”, precisa il presidente della Federazione degli autotrasportatori italiani.
“Quanto appare fuori dalla storia è l'ignoranza sul principio costitutivo dell'Unione europea che la stessa Austria ha sottoscritto quando fu costretta ad accettare la sospensione del sistema degli ecopunti -ricorda Uggè– Inoltre, il ministro tace sul fatto che autotrasportatori austriaci possano circolare, come se le emissioni da loro prodotte fossero prive di elementi inquinanti”.
“Un’ultima considerazione riguarda il diritto delle popolazioni italiane a non subire le emissioni rilasciate da automezzi esteri che percorrono le nostre strade”, prosegue Uggè, che esprime la propria solidarietà al ministro Salvini in questa battaglia e rinnova l’invito ad intensificare i controlli sui mezzi che dall’Austria entrano in Italia.
“Se il ministro Gewessler difende i diritti delle popolazioni austro-tirolesi, il minimo che il Governo italiano può fare è tutelare gli interessi delle sue popolazioni”, conclude il presidente Fai-Conftrasporto.
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