In Kenya si moltiplicano i moto-taxi elettrici. Lo ha ribadito in questi giorni il presidente William Ruto, che ha fissato il traguardo di oltre 200.000 mezzi a due ruote in servizio entro il 2024, passando dalle attuali 2000 unità. Sono i cosiddetti "boda boda", che sfrecciano per le strade del Paese, operando il servizio di trasporto-passeggeri privato. Prevista per i conducenti una riduzione dei costi operativi del 30-35%.
"Ci sono già sul mercato 10.000 motociclette elettriche, permettendo 90 milioni di chilometri di spostamenti eco-sostenibili con un risparmio di 5000 tonnellate di emissioni di Co2. Con il Kenya c'è una visione condivisa su come affrontare la crisi climatica, promuovere la salute pubblica ed accrescere la redditività dei boda boda", fa sapere Jules Samain, amministratore delegato del costruttore di motociclette Spiro, che realizzerà nel Paese 3000 stazioni di ricarica e ricambio batterie.
L'accelerazione imposta da Ruto arriva in occasione dell'Africa Climate Summit, il vertice continentale per il contrasto ai cambiamenti climatici che si è tenuto nella capitale keniota di Nairobi. Sull'onda dell'entusiasmo, anche l'americana Uber ha annunciato l'apertura del servizio moto-taxi entro i prossimi sei mesi, che sarà operato con almeno 3000 "boda boda" elettrici.