La Commissione europea avvierà un'indagine sui sussidi statali di Pechino alle auto elettriche prodotte dagli operatori con sede in Cina. L'ha annunciata nelle scorse ore il presidente dell'organismo comunitario, Ursula von der Leyen. Il provvedimento, che punta a stabilire se le sovvenzioni del Dragone ledono la concorrenza nel mercato europeo, ha suscitato gli applausi degli eurodeputati.
"Accolgo con favore l'annuncio dell'indagine antidumping dell'Unione europea. È solo un annuncio sull'indagine, ma cos'altro si dovrebbe fare se si sospetta che ci sia concorrenza sleale?". "Si tratta di concorrenza sleale, non di tenere le auto potenti ed economiche fuori dal mercato europeo. Si tratta di verificare se esistono sussidi nascosti, diretti o indiretti che danno un vantaggio competitivo sleale. Questo è l'atteggiamento giusto in generale ed anche nei confronti della Cina", ha dichiarato il ministro tedesco dell'economia e dell'energia, Robert Habeck.
Si tratta di una iniziativa che Bruxelles ha avviato in assenza di reclami o denunce formali presentati dalle compagnie automobilistiche del Vecchio continente. Nel 2022 la quota di mercato delle auto elettriche di marchi cinesi vendute in Europa è salita all'8% e potrebbe raggiungere il 15% nel 2025. Una tendenza alimentata in modo marcato dalla differenza di prezzo riscontrata tra i prodotti cinesi e quelli europei, che è in media del 20%.