L'ultima ricerca di Clia rivela che solo il 2% dei porti a livello mondiale ha la capacità di fornire elettricità a terra alle navi da crociera. Attualmente, solo 10 scali europei dispongono di questa infrastruttura. Tuttavia, si prevede che entro il 2035 tutte le navi saranno equipaggiate e che i principali porti europei avranno energia elettrica a terra entro il 2030, grazie agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Secondo l'ultimo report ambientale della Cruise Lines International Association (Clia), attualmente ci sono 120 navi da crociera in tutto il mondo pronte per essere alimentate con l'elettricità a terra. Tuttavia, l'infrastruttura necessaria per sfruttare questa tecnologia è presente solo in 32 porti internazionali, rappresentando appena il 2% del totale.
A livello europeo, solo 10 porti in quattro Paesi (Germania, Norvegia, Svezia e Gran Bretagna) dispongono delle banchine elettrificate, mentre l'Italia non ha ancora porti con questa infrastruttura, sebbene siano stati pianificati interventi di elettrificazione a Civitavecchia, Livorno, La Spezia e Genova.
Secondo l'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, l'elettrificazione delle banchine consente alle navi di spegnere i motori una volta attraccate, riducendo le emissioni di CO2 fino al 98%, a seconda della fonte energetica utilizzata.
Attualmente il 46% della flotta mondiale di navi Clia (120 imbarcazioni) è predisposto per l'elettrificazione a terra. Si stima che entro il 2028 più di 210 navi, rappresentando tre quarti della flotta esistente, saranno dotate di sistemi per l'elettrificazione delle banchine o saranno configurate per ricevere energia a terra in futuro.
Le compagnie affiliate a Clia si sono impegnate ad equipaggiare tutte le proprie navi con sistemi di elettrificazione delle banchine entro il 2035. Nel quadro del programma Fit-for-55 dell'Ue, che mira a ridurre le emissioni di gas serra, si prevede che entro il 2030 i principali porti europei dovranno essere dotati di energia elettrica a terra. Questo dovrebbe accelerare ulteriormente gli investimenti nelle infrastrutture portuali.