Press
Agency

Sequestro yacht Alalya di proprietà di un magnate russo

Dispute finanziaria attorno ai lavori di riparazione

Il lussuoso yacht Alalya è stato sequestrato nel porto di Salerno per una controversia legale riguardante un mancato pagamento di 150.000 euro per lavori di riparazione. L'udienza è prevista per il 31 agosto.

Il sequestro dell'Alalya nel porto di Salerno rappresenta un caso emblematico nella navigazione di lusso. Questo yacht di 47 metri, appartenente a un magnate russo e costruito da una società con sede nelle isole Cayman, è stato oggetto di contestazione legale. La capitaneria di porto ha posto i sigilli sull'imbarcazione su ordine del tribunale di Salerno, a seguito dell'istanza presentata da un'azienda specializzata in motori navali. L'azienda reclama il mancato pagamento di 150.000 euro per i lavori di riparazione della sala macchine dello yacht. L'Alalya, dopo i lavori, ha navigato lungo la Costa Azzurra prima di approdare nel porto di Marina d'Arechi, dove è stato sequestrato. L'udienza per discutere la controversia è stata fissata per il prossimo 31 agosto. Questa vicenda mette in luce l'importanza dei pagamenti tempestivi e delle transazioni finanziarie corrette nell'industria della navigazione di lusso. Si è conclusa almeno per il momento con il sequestro nel porto di Salerno la traversata estiva dell'Alalya, yacht di 47 metri costruito da una società, con sede nelle isole Cayman, che farebbe capo a un magnate russo. Lo scrive oggi il quotidiano La Nazione, spiegando che i sigilli all'imbarcazione sono stati posti dalla capitaneria di porto nell'approdo di Marina d'Arechi, su disposizione del tribunale di Salerno: il giudice ha accolto l'istanza di un'azienda di motori navali, con sede a Genova e succursale a Viareggio, che lamenta il mancato pagamento dei lavori per il ripristino della sala macchine dello yacht, eseguiti a maggio.
Il credito ammonterebbe a 150mila euro.
L'Alalya dopo i lavori è stato in Costa Azzurra e poi ha fatto rotta verso la Campania, fino al porto di Marina d'Arechi dove è stato sequestrato. Il giudice ha fissato l'udienza con la controparte per il 31 agosto. L'Alalya, un'imbarcazione di lusso lunga 47 metri, è stata oggetto di un sequestro nel porto di Salerno. Si tratta di uno yacht costruito da una società con sede nelle isole Cayman, appartenente a un noto magnate russo. La decisione di mettere i sigilli sull'imbarcazione è stata presa dalla capitaneria di porto su ordine del tribunale di Salerno. La vicenda è scaturita dall'istanza presentata da un'azienda specializzata in motori navali, con sede a Genova e filiale a Viareggio, che rivendica il mancato pagamento per i lavori di riparazione della sala macchine dell'yacht, eseguiti lo scorso maggio. La somma del credito contestato ammonta a 150.000 euro. Dopo i lavori di ripristino, l'Alalya ha fatto tappa sulla Costa Azzurra prima di dirigere verso la Campania, approdando infine nel porto di Marina d'Arechi, dove è avvenuto il sequestro. Il giudice ha fissato un'udienza con la controparte per il prossimo 31 agosto.

Suggerite

Guasto alla nave "Giraglia", passeggeri bloccati in Corsica e Sardegna

Moby organizza nuove tratte e rimborsi

Dopo il guasto della nave "Giraglia" della compagnia Moby, sono state messe in atto alcune soluzioni straordinarie per i passeggeri rimasti bloccati in Corsica e Sardegna.In risposta alle sollecitazioni... segue

Consumi petroliferi in aumento: ottobre registra +2,9% rispetto al 2023

Crescono benzina, gasolio e Gpl

Ad ottobre 2024 i consumi di prodotti petroliferi in Italia hanno registrato un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, pari a 135.000 tonnellate in più. I dati forniti... segue

Friuli Venezia Giulia: nuovo slancio alla nautica con il ddl n.28

Approvate misure per lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale del settore

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato con un consenso quasi unanime il disegno di legge n.28, “Sviluppo, promozione e primo supporto finanziario del settore nautico regionale”. La... segue