Iniziata in Belgio la cerimonia per il 67esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, dove morirono 262 minatori, di cui 136 italiani. La maggior parte di loro erano originari di Abruzzo, Molise e Calabria. Il disastro di Marcinelle avvenne la mattina dell'8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier, divenuto oggi patrimonio Unesco. L'incidente è il terzo per numero di vittime tra gli immigrati italiani all'estero.
La tragedia fu provocata da un incendio, causato dalla combustione d'olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica. Il rogo, sviluppandosi inizialmente nel condotto d'entrata d'aria principale, riempì di fumo tutto l'impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone su un totale di 275 minatori presenti nelle gallerie.
Ricordiamo il perché di questa presenza di numerosi italiani a Marcinelle. Il Belgio aveva una forte richiesta di manodopera, soprattutto per il lavoro in miniera. Il 23 giugno 1946 fu firmato il "Protocollo italo-belga" che prevedeva l'invio di 50.000 lavoratori in cambio di carbone. Nacquero così ampi flussi migratori verso il Paese delle fiandre, tanto che nel 1956, fra i 142.000 minatori impiegati circa 44.000 erano italiani.