La sfida sulle auto elettriche non sarà solo su autonomie, prestazioni ed immatricolazioni. È quanto emerso oggi in occasione del "Viva Festival" organizzato a Locorotondo, in Puglia. A sollevare la questione è stato il presidente del Gruppo Renault, Luca De Meo, a capo della European Automobile Manufacturers' Association (Acea), organizzazione che raduna i principali marchi europei e che definisce gli standard del settore.
"In Europa gli standard sulle emissioni sono giustamente stringenti mentre in Cina si utilizza ancora il carbone, non ci sono limiti di inquinamento ed il costo del lavoro è inferiore. Questo si traduce in una partita a calcio in 11 contro 15. La sfida oggi è questa ma Renault è in campo", ha dichiarato il manager, sottolineando l’importanza di giocare ad armi pari in materia di costi dell’energia e delle emissioni inquinanti.
"Non bisogna limitarsi alla 'foto' di quel che verrà -ha aggiunto De Meo- ma guardare il 'video' puntando alla neutralità tecnologica", ed anche l'associazione dei costruttori europei di auto "ha mancato di coraggio nel comunicare le alternative all'elettrico e nello spiegare come gli efuel, ad esempio, potrebbero da subito essere disponibili".
Anche perché la Cina ha un ruolo di vantaggio nel settore automotive elettrico, grazie ad una posizione di predominio sull’estrazione di materie prime necessarie alla produzione di batterie. Inoltre, anche i costi di produzione dell'energia sono diversi perché "in Europa gli standard devono essere ecocompatibili mentre in Cina non ci sono limiti".