Entrerà in vigore a settembre 2025 il nuovo regolamento dell'Unione europea che regola la distanza minima a cui installare le colonnine di ricarica per auto elettriche. Bruxelles ha introdotto l’obbligo di posizionare un punto di ricarica rapida da almeno 150 kW a non più di 60 chilometri l'uno dall'altro. È uno standard che interessa anche le infrastrutture di rifornimento energetico per il trasporto pesante e per l'idrogeno. Novità anche per porti ed aeroporti.
Il regolamento prevede il rispetto di questi standard su tutti i principali corridoi europei per la mobilità stradale. L’Italia è attraversata da 4 dei 9 corridoi europei: quello Mediterraneo che attraversa il Nord Italia da Ovest ad Est (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna); il Reno-Alpi (da Domodossola a Chiasso al porto di Genova); il Baltico Adriatico (da Trieste a Udine, Padova e Bologna); lo Scandinavo-Mediterraneo (dal valico del Brennero collega Trento, Verona, Bologna, Firenze, Livorno, Roma, Napoli, Bari, Catanzaro, Messina e Palermo).
Finora i singoli Stati avevano standard anche molto differenti tra loro. Talvolta la progettazione era lasciata in seno alle stesse imprese private, senza una pianificazione nazionale. Dal 2025 tutto cambierà. L'obiettivo è quello di accelerare la diffusione della mobilità elettrica. Per quanto riguarda i veicoli pesanti dal 2030 ci sarà una colonnina da minimo 350 kW ogni 60 km, mentre ogni 200 km per le stazioni ad idrogeno.