Presentato in questi giorni ad Avezzano (L'Aquila) il progetto per il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara. L'idea ha il sostegno di Regione Abruzzo e della società Rete ferroviaria italiana (Rfi), azienda di gestione delle infrastrutture ferrate controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato italiane. L'opera prevede un piano di investimenti di 7,8 miliardi di Euro, cui si aggiungono 3,5 miliardi per la riqualificazione delle stazioni di Avezzano, Sulmona e Tagliacozzo.
"Puntiamo a modernizzare una Regione che purtroppo sconta un ritardo di almeno 30 anni con un'infrastruttura vitale per l'Abruzzo ma non solo, che porterà a meno di due ore la durata del collegamento Roma-Pescara rispetto alle tre ore e 20 minuti di oggi", ha spiegato Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo. Gli fa eco il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio: "La Roma-Pescara è forse l'opera più importante per lo sviluppo futuro dell'intera Regione, cruciale non solo per i pendolari ma anche per il destino del Fucino".
Dopo la messa a gara dei primi due lotti Interporto-Manoppello e Manopello-Scafa, sono in fase di chiusura le progettazioni delle tratte Pratola Peligna-Sulmona (raddoppio di circa 5,4 chilometri) ed Avezzano-Tagliacozzo (raddoppio di circa 15 chilometri in affiancamento). Ma i lavori per entrambe le tratte non sono stati ancora finanziati. Le opere, previste in consegna entro il 2026, potranno usufruire dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) o delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc). A gennaio 2024 si saprà qualcosa di più.