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Luigi Ferraris: “125 miliardi su rete ferroviaria per decongestionare strade”

L’ad di Fs all’assemblea Agens: “Quest’anno +25% di passeggeri”

“Nel campo dei trasporti abbiamo una grande missione: decongestionare le strade sia per quel che riguarda i passeggeri che per le merci. In 10 anni investiremo 125 miliardi sulla rete ferroviaria”. L’amministratore delegato del Gruppo Fs Luigi Ferraris traccia il percorso che attende il mondo della mobilità e dei trasporti e lo fa intervenendo nell’ambito della prima conferenza programmatica di Agens, l’associazione che nel sistema di Confindustria rappresenta gli interessi del settore dei trasporti e dei servizi.

“Viviamo un clima politico e culturale che guarda con maggiore attenzione ai progetti di potenziamento e ammodernamento delle nostre infrastrutture di mobilità, che hanno oggi un’età media superiore ai 60 anni”, ha dichiarato. “Per questo il nostro piano industriale ha previsto 125 miliardi di Euro di investimenti in infrastrutture ferroviarie e 55 in quelle stradali. Abbiamo 4 mila cantieri attivi, per una ricaduta sul Pil che abbiamo stimato nell’ordine del 2%”.

Da nord a sud sono tante, infatti, le opere, anche nell’ambito del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza), che vedono il Gruppo Fs impegnato ad aumentare la capacità delle infrastrutture. Una disponibilità che secondo l'ad “in 10 anni deve crescere del 20% e per farlo dobbiamo aggiungere nuovi chilometri o raddoppiare le linee esistenti. Questo sia per le merci che per i passeggeri”. Un’esigenza che deve rispondere al grande aumento dei flussi, che ha visto crescere quest’anno i passeggeri sui treni. ''Nei primi cinque mesi del 2023, fino al 31 maggio, abbiamo registrato un aumento del traffico passeggeri del 25% sui nostri treni. Su alcune corse abbiamo raggiunto il 100% di occupazione dei posti grazie al turismo straniero”. Proprio il turismo sta diventando un vero e proprio volando di crescita del trasporto ferroviario ed è per questo che “il 24 luglio lanceremo una società che si dedicherà proprio al turismo per far conoscere sempre più con il treno il patrimonio culturale e storico del nostro Paese”. Fra gli esempi la presentazione del collegamento Roma-Pompei in Frecciarossa. 

Trainare ed incoraggiare l’aumento della domanda di trasporto collettivo e ferroviario diviene perciò, secondo l’ad di FS, l’obiettivo principale del Gruppo che sta puntando anche sulla multimodalità come chiave per rendere sempre più semplice la vita dei passeggeri. A tal proposito Ferraris ha sottolineato “l’aggiornamento dell’App di Trenitalia, che consente di acquistare con un’unica transazione, servizi ferroviari, su gomma e parcheggi di scambio gestiti dalle società del Gruppo Fs”.

 L’obiettivo della multimodalità, inoltre, deve essere perseguito secondo Ferraris anche nel campo della logistica. “Il primo e l’ultimo miglio possono viaggiare su strada o ferrovia, ma dobbiamo sviluppare i terminali multimodali efficaci. Anche in questo caso servono investimenti nelle infrastrutture e nelle reti”. L’obiettivo deve essere sempre quello di decongestionare le strade dove si rischia l’effetto-imbuto. Questo anche per le dinamiche del settore dell’autotrasporto visto che, come sottolineato dall'ad, “in Europa ci sono 4 milioni e mezzo di autisti, di questi 1,5 milioni andrà in pensione a breve, a fronte di appena 500-600 mila nuovi ingressi”. Un rapporto molto deficitario con una carenza di personale che riguarda anche il settore del trasporto pubblico, come sottolineato nell’ambito dell’assemblea di Agens, tanto da guardare con attenzione, lo ha dichiarato il prefetto Rosanna Rabuano, al bacino di lavoratori immigrati. Va in questa direzione, nel campo del trasporto-passeggeri su gomma, l’iniziativa di Busitalia Veneto di ampliare il progetto Academy con l'avvio di una nuova classe di futuri autisti selezionati anche tra le persone richiedenti asilo politico in Italia.

 In cima agli impegni del Gruppo Fs, inoltre, il rinnovo della flotta la cui età media, nel campo delle merci, deve essere ridotta “dagli attuali 30 a 7 anni e per farlo abbiamo lanciato un maxi piano per 400 nuove locomotive elettriche ed ibride e 3600 carri di nuova generazione per un investimento totale di 2,5 miliardi di Euro”. Piani simili anche nel campo del trasporto-passeggeri dove sta proseguendo anche il rinnovo della flotta regionale. Uno sforzo per l’innovazione che riguarda anche l’aspetto della trazione dei treni, in cui il Gruppo Fs sta investendo nella ricerca di carburanti alternativi, come dimostra anche il recente primo viaggio in Calabria di un Blues alimentato esclusivamente con Hvo in purezza, un biocarburante fornito da Eni Sustainable Mobility.

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