Il ghiacciaio Pasterze, il più esteso di tutta l'Europa centrale, ha da sempre ammaliato gli amanti delle quattro ruote e non solo. Un sentiero antichissimo, ricco di fascino e mistero, che ha rappresentato per Romani e Celti il percorso ideale per facilitare le vie di commercio.
A raccontare la storia è Herbert Högl, esperto alpino di origini austriache che circa una ventina di anni fa aveva compiuto lo stesso cammino, e che purtroppo evidenzia un dato allarmante: il ghiacciaio risulta ritirato di circa 150 metri. Il ghiaccio sciolto ha lasciato il posto ad un lago, complice il riscaldamento globale e l'alzamento delle temperature che hanno superato i 20°.
A tutela di un territorio storico così ricco di fauna e flora situato all'interno del parco nazionale degli Alti Tauri, le autorità promuovono l'uso di auto elettriche o a idrogeno il cui passaggio gode di una tariffa agevolata sulla Route 107: si passa infatti dai 40 ai 32 euro. Per le due ruote la tariffa passa a 30 euro se a propulsione termica o 24,50 euro se a zero emissioni.
Il percorso, la cui costruzione ha dato lavoro a circa 3000 abitanti disoccupati, ha rappresentato una delle strade di montagna meglio progettate per le automobili. La strada è strettamente legata all'automobilismo per via di un legame con la famiglia Porsche, che in prossimità di questo ghiacciaio ha trovato un rifugio sicuro durante la seconda guerra mondiale e ha costruito nei decenni successivi la storia del proprio marchio. Tra i cambiamenti più significativi recenti vi è stata l'introduzione di un limite di velocità da 90 a 70 km orari.