Si torna a parlare della proposta di costruire un porto crocieristico a Fiumicino ed è subito bagarre politica. Dovrebbe sorgere nella zona del vecchio Faro, area acquisita in concessione nel febbraio 2022 per 11,45 milioni di Euro dalla compagnia di navigazione Royal Caribbean Group. A gennaio 2023 il comitato residenti aveva raccolto 2000 firme, messe sul tavolo del comune, per bloccare l'opera.
"È semplicemente una questione di rapporto costi-benefici che non torna. Per Fiumicino sarebbe un suicidio non compensato né dai posti di lavoro, che sarebbero minimi per il territorio e rischierebbero di essere precari, stagionali ed a basso costo. Né dall'impatto economico, assolutamente blando per le nostre attività", spiega il consigliere regionale del Lazio, Michela Califano (Pd).
C'è poi "il problema del pescaggio. Parliamo di un fondale sabbioso molto basso. Come potrebbero attraccare le navi? E come si eviterebbe l'insabbiamento? Con una draga permanente a mare che ogni anno peschi migliaia di metri cubi? Impensabile. La soluzione alternativa c'è: potenziare Civitavecchia, porto naturale di Roma e del Centro Italia, congiungendo al tempo stesso la linea metropolitana con la ferroviaria Roma-Civitavecchia-Orte", conclude Califano.