La proposta di istituire "vagoni rosa" sui treni regionali, per garantire maggiore sicurezza alle donne, è stata temporaneamente bloccata. Il partito di Forza Italia, che opera nel contesto politico lombardo, è stato ostacolato dalla coalizione di centrodestra dopo che Giulio Gallera, un membro di spicco, ha avanzato la proposta.
Gallera, che ha giocato un ruolo-chiave durante l'inizio della pandemia da Covid-19, ha ricevuto il sostegno contrario dell'assessore ai Trasporti, Franco Lucente, che ha esortato Gallera a portare l'iniziativa in commissione.
Lucente, esponente di Fratelli d'Italia, ha espresso il suo disaccordo con la proposta per diverse ragioni. Ha quindi esortato Gallera a ritirare la mozione, suggerendo che dovrebbe essere discussa più approfonditamente in commissione, vista la delicatezza del tema. Tuttavia, Gallera ha deciso di non seguire il consiglio di Lucente, sostenendo che qualsiasi problema tecnico potrebbe essere affrontato e che non vedeva alcuna ragione per ritirare la mozione.
Di fronte a questa divergenza di opinioni, i lavori dell'assemblea sono stati temporaneamente sospesi per consentire una riunione di capigruppo al fine di trovare un compromesso. Al termine della pausa, l'aula ha deciso di rimandare la proposta in commissione, quindi non verrà votata per il momento.
Anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso la sua opposizione ad una votazione immediata sulla mozione di Forza Italia. Il presidente ha suggerito che la proposta dovrebbe essere riconsiderata e rivista, poiché, come presentata, rischia di essere percepita come discriminatoria. La proposta iniziale di Gallera prevedeva vagoni riservati alle donne ed ai passeggeri più vulnerabili, collocati all'inizio del treno, durante le ore serali, quando l'afflusso dei passeggeri è notevolmente ridotto.