Nel porto giuliano, i funzionari dell’Agenzia delle dogane e monopoli di Trieste ed i militari della Guardia di Finanza hanno intercettato e sequestrato, in due distinte operazioni, oltre 11.000 capi d’abbigliamento e quasi 53.000 confezioni di shampoo giunti a bordo di tir provenienti dal porto di Pendik, in Turchia.
Dall’analisi della documentazione d’accompagnamento della merce del primo tir trasportante lo shampoo, era emerso il coinvolgimento di società estere non direttamente collegate al settore del commercio di prodotti per l’igiene, ingenerando dubbi in merito alla liceità del trasporto. Si è proceduto, quindi, ad un successivo controllo fisico della merce da cui è risultato che lo shampoo in parola, sebbene apparisse riconducibile ad un famoso brand internazionale, era stato caricato su palette anonime imballate da cellophane trasparente, in luogo del confezionamento in cartoni generalmente utilizzato per analoghi trasporti. Inoltre, le singole confezioni di shampoo, presentavano impercettibili differenze “grafiche” rispetto a quelle normalmente commercializzate.
Gli accertamenti hanno permesso di risalire ad ulteriori cospicue spedizioni di shampoo che, una volta transitate dall’Italia, sarebbero state inviate in Germania. Allertate le autorità tedesche, è stata impedita l’illecita immissione in commercio di altri 106.000 flaconi sul territorio della comunità.
I capi d’abbigliamento contraffatti, invece, sono stati rinvenuti nel secondo autoarticolato, abilmente occultati da articoli regolarmente trasportati (mobilio, camicie, articoli in plastica e materassi) che ne rendevano di fatto difficile l’individuazione senza lo scarico totale dell’intero tir.
Attualmente sono in corso attività d’indagine, coordinate dai sostituti procuratori della Repubblica di Trieste, Lucia Baldovin e Matteo Tripani, finalizzate alla ricostruzione dell’intera filiera del falso, i cui sequestri, al momento, hanno scongiurato introiti illeciti per oltre un milione di Euro.
Si mantiene costante l’impegno dell’Agenzia delle dogane e monopoli e della Guardia di finanza al fine di contrastare la produzione e commercializzazione sia di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza sia di quelli contraffatti, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori ed un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza.