I vertici dell'Association des Constructeurs Européens d'Automobiles (Acea), che tutela gli interessi delle principali società del settore automotive che operano in Europa (tra cui Bmw, Stellantis, Volkswagen ma anche Daimler, Ford Europa, Honda, Hyundai, Iveco, Toyota, Volvo) hanno sottolineato la necessità di maggiori investimenti sulle auto a batteria e le colonnine elettriche.
"Servono delle regole del gioco uguali ed un principio di reciprocità, che va rispettato. Quando ero in Volkswagen e siamo andati in Cina anni fa, non siamo andati con le mani in tasca, bisognava localizzare la tecnologia, realizzare partnership con imprese locali. Non possiamo permettere di far entrare in Europa cosi facilmente gli operatori cinesi", ha spiegato il presidente di Acea, Luca De Meo, amministratore delegato del Gruppo Renault.
"Il regolatore ci deve dire dove vogliono che arriviamo, ma non esattamente come farlo. Questo bisogna lasciarlo ai tecnici, agli ingegneri". L’industria automobilistica sta lavorando per "fare in modo che la tecnologia dominante sia quella delle batterie". Ci sono "250 miliardi di Euro investiti nelle auto a batteria da parte dell’industria europea, ma è chiaro che se non ci sono punti di ricarica la gente non comprerà auto elettriche", ha dichiarato De Meo in collegamento al Festival dell'economia di Trento.