È arrivata l'ufficialità o meglio l'ammissione di colpa. All'inizio del mese aveva annunciato la sua collaborazione nel processo sul caso Dieselgate. Nelle scorse ore Rupert Stadler, ex-amministratore delegato (2007-2018) della società automobilistica tedesca Audi (Gruppo Volkswagen), si è dichiarato colpevole di fronte ai giudici del tribunale di Monaco di Baviera, dove è il principale imputato in un processo iniziato due anni e mezzo fa.
Stadler è il primo manager del Gruppo Volkswagen ad assumersi la responsabilità penale nello scandalo globale dei motori diesel. Fino ad ora aveva sempre contestato le accuse, mentre adesso ha ammesso di avere dato il via libera alla vendita di auto con software non autorizzato, omettendo di informare i soci del Gruppo Volkswagen. È quanto comunicato dal suo avvocato Ulrike Thole-Groll.
Secondo l'accusa, Stadler era venuto a conoscenza della questione dei software al più tardi nel luglio 2016 ed aveva lasciato che continuassero le vendite delle auto fino all'inizio del 2018. I giudici hanno chiesto per lui una condanna ad una pena detentiva sospesa fino a due anni ed al pagamento di una multa di 1,1 milioni di Euro. Il tribunale di Monaco dovrebbe emettere la sentenza alla fine di giugno 2023.