Porti italiani in crescita nel 2022 per volume di merci e di passeggeri. Sono oltre 490 milioni le tonnellate movimentate (+1,9% sul 2021) e 61,4 milioni i passeggeri transitati, di cui 9 milioni di crocieristi. Quattro scali marittimi del Belpaese sono nella "top 15" del Mediterraneo. È quanto emerge dal report "Port Infographics 2023", pubblicato da Assoporti in collaborazione con il centro studi Srm (Gruppo Intesa San Paolo).
"Questi dati ci aiutano ad interpretare i risultati delle Autorità di sistema portuale, che confermano un ruolo importante nel Mediterraneo, e tradurli in strategie. In questa fase di profonda trasformazione del mondo i porti possono avere un ruolo sempre più strategico e centrale per lo sviluppo della nostra Nazione", ha spiegato Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti.
Gli fa eco il direttore generale di Srm, Massimo Deandreis: "I porti italiani hanno movimentato circa mezzo miliardo di tonnellate di merci ed oltre 61 milioni di passeggeri e stanno riprendendo a marciare nonostante guerra e pandemia. Transizione energetica, investimenti e competizione nel Mediterraneo sono solo alcuni dei fenomeni che abbiamo tenuto in considerazione".
Il sistema portuale italiano si conferma a vocazione multi-purpose: con la gestione lo scorso anno di rinfuse liquide per 169 milioni di tonnellate, Ro-Ro per 120,9 milioni, container per 119,5 milioni, rinfuse solide per 61,1 milioni ed altre merci per 19,7 milioni di tonnellate. Re indiscusso dei traffici marittimi è il comparto il container, che nonostante la coda pandemica, la crisi e le ripercussioni del conflitto russo-ucraino, cresce del +1,3%. Si conferma la forte vocazione marittima delle esportazioni commerciali: il 61% delle merci è movimentato via mare (377 miliardi di Euro), con la Cina che si conferma primo fornitore per l'Italia per l'import (un quinto delle merci in entrata via mare).