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I problemi dei trasporti a Genova

Impianti di risalita restano nervo scoperto per Amt

Gli "impianti speciali" di risalita restano un nervo scoperto per l'Azienda mobilità e trasporti (Amt), la società pubblica concessionaria dei servizi di trasporto pubblico locale in tutta la città metropolitana di Genova. Oltre ai collegamenti su strade urbane ed extraurbane e su rotaia, l'azienda gestisce anche due funicolari (Sant'Anna, Zecca-Righi) e quattro ascensori (Castelletto Levante, Castello d'Albertis-Montegalletto, Quezzi, Villa Scassi-Via Cantore). 

Tra i disservizi che si registrano ci sono stop frequenti, guasti, interruzioni per verifiche, alcuni causati da problemi di progettazione, altri da difficoltà nella manutenzione o danni da agenti esterni. "Ci sono elementi elettronici che si guastano a causa dei locali troppo umidi dove sono posizionati. Poi ci sono delle funi che sono leggermente fuori asse e che si usurano in modo anomalo. Rifare l'impianto è l'unica via d'uscita", spiega una fonte interna di Amt.

In questi giorni sono fermi l'ascensore del Villa Scassi e la ferrovia Genova-Casella, mentre la cremagliera di Granarolo funziona a singhiozzo. Il maggior disagio ai cittadini lo arreca Villa Scassi, a Sampierdarena: inaugurato nel 2016, è caratterizzato da guasti a ripetizione. Riaperto più volte, è nuovamente fermo da oltre un anno e mezzo. Una recente perizia ha stabilito che l'impianto è sbagliato a livello progettuale ed il comune ha avviato una causa giudiziaria contro le aziende costruttrici.

Fermo da tempo è anche il "trenino" di Casella, una linea ferroviaria il cui problema è la franosità del tracciato: già nel 2013 uno smottamento aveva fermato il servizio per tre anni. Ora siamo nella stessa situazione: il 25 settembre scorso le carrozze erano uscite dalle rotaie per via dell'usura delle traversine, provocata anche dallo spostamento del terreno. La buona notizia dal comune è che il servizio verrà ripristinato il 10 giugno prossimo. Più complicato il caso della cremagliera di Granarolo: era stata fermata il 27 febbraio, oggi è attiva ma a velocità ridotta e con meno corse; qui i problemi sono di natura tecnica-elettronica e per questo motivo Amt ha ora aperto un bando da 3,5 milioni di Euro per l'acquisto di una nuova elettromotrice che potrebbe risolvere il caso. 

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