Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Bologna ha sequestrato circa 8 milioni di Euro e denunciato 112 persone. È il bilancio di un'operazione condotta dalle "Fiamme Gialle" in esecuzione di un decreto del Tribunale emiliano inerente un'indagine su una presunta evasione di accise da parte di una società operante nel settore del commercio di carburanti con sede nella provincia felsinea.
Secondo l'indagine condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna, gli indagati avevano architettato una complessa frode basata con la complicità di diverse imprese sul territorio nazionale. Le accuse vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di accise e tributari, al riciclaggio, auto riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti.
Dalle indagini, durate più di tre anni, è emerso che una società bolognese, gestita da un soggetto privo di competenze nel settore dei prodotti petroliferi, ha sistematicamente sfruttato la licenza di esercizio di un distributore di gasolio situato nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Grazie a ciò l'impresa ha potuto acquistare 15 milioni di litri di gasolio, da destinare ad uso motopesca, comparto per il quale vige un regime fiscale di esenzione da imposte. Il carburante, che non ha mai raggiunto le imbarcazioni, è stato invece ceduto in contrabbando a prezzi appetibili (un Euro in meno circa al litro, rispetto ai prezzi di mercato).