Proclamato uno sciopero davanti alla sede della società energetica Acea, in piazza Ostiense, per tutelare i diritti delle donne che operano nel comparto sicurezza dell'azienda. A indire la mobilitazione è l’Unione sindacale di base (Usb), in occasione della Giornata internazionale delle donne, per denunciare "vessazioni e comportamenti maschilisti" da parte dei vertici dell'azienda. E c'è già chi ha strumentalizza la vicenda.
Una situazione venuta alla ribalta negli ultimi due mesi e che coinvolge l’amministratore delegato Fabrizio Palermo. Al netto delle considerazioni etiche, su cui la società energetica ha già aperto un'indagine interna, la valutazione del manager dovrebbe essere fatta sui risultati economici ottenuti da Fabrizio Palermo, che però ha assunto la carica il 26 settembre 2022. In precedenza, infatti, ha dimostrato le sue qualità manageriali in Cassa depositi e prestiti dal 2014 al 2021 e dal 2005 al 2014 in Fincantieri.
La domanda sorge spontanea: e se fosse una polemica montata ad arte? Magari per alimentare il malcontento sulla scelta del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di costruire un termovalorizzatore nella capitale, su cui Acea è in pole position per la realizzazione. Oppure c'è chi vorrebbe allontanare Palermo da quella posizione di prestigio al vertice della società energetica? Magari in disaccordo politico per la sua recente nomina.
Ma c'è uh altro punto che alimenta i dubbi su questa vicenda. L’indagine dell'ufficio etico di Acea è partita da una lettera anonima arrivata il 4 gennaio 2023 sulla scrivania dell’ex-presidente di Acea, Michaela Castelli. Nel documento sono contenute accuse di misoginia indirizzate a Palermo: "Il comportamento del nuovo amministratore delegato nei confronti delle hostess e dei dipendenti" è "viziato da razzismo maschilista" scrive una donna, che non si firma "per paura di perdere il posto di lavoro". Ma che rilevanza ha una lettera non firmata?
Infatti, sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Gualtieri, che durante una riunione di maggioranza in Campidoglio, ha detto ai consiglieri presenti che occorre distinguere gli atteggiamenti fuori posto e maleducati, da quelli che sono veri e propri abusi. Le lavoratrici di Acea chiedono un suo interessamento. La vicenda potrebbe essere ulteriormente strumentalizzata: ma crediamo che le donne nel mondo del lavoro vadano tutelate ogni giorno, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Non per una bagarre politica.