La Federazione autotrasportatori italiani (Fai) e l'Associazione italiana dei trasportatori (Aitras) hanno annunciato che potrebbero presto convocare uno sciopero a fine marzo in tutta la Sicilia. Una protesta motivata da una serie di problematiche che attanagliano la categoria: dal caro gasolio al prezzo del traghettamento sullo Stretto di Messina. "La Regione faccia pressione su Roma per trovare soluzioni", chiede Salvatore Bella, segretario Fai Sicilia.
Le due sigle chiedono "un incontro con il nuovo assessore alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, per prospettargli le problematiche che attanagliano l'autotrasporto siciliano. Ciò a causa dell'impennata del costo del gasolio, degli interminabili cantieri in tutto il territorio, della soppressione di navi per il trasporto dell'accompagnato, delle problematiche legate al contributo sui traghettamenti nello Stretto di Messina e della carenza di conducenti", hanno dichiarato i camionisti siciliani in un comunicato.
Immediata la replica dell'assessore regionale Aricò: "Non è stata mai ricevuta alcuna richiesta di incontro. Nulla possiamo noi sul rincaro del carburante e meno che mai sulla soppressione dei viaggi in nave per i padroncini con conducente. Ciò compete semmai all'Agenzia nazionale di regolamentazione dei trasporti (Art). Quanto ai cantieri stradali siamo sul pezzo da quando ci siamo insediati".