“Oggi abbiamo ricevuto una ottima notizia. Il Consiglio di Stato ha scritto la parola fine alla diatriba iniziata nel 2018 tra Fit-Cisl e la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero, che, con una regolamentazione provvisoria, è intervenuta a gamba tesa sull’accordo sottoscritto tra sindacati ed associazioni datoriali che regolamentava l’esercizio del diritto di sciopero nel Trasporto pubblico locale, riscrivendone parzialmente le norme applicative, con una conseguente e forte limitazione nel ricorrere a tale strumento”. È quanto riferisce Fit-Cisl in un comunicato-stampa.
“Purtroppo, proprio in quella circostanza –continua la nota– a margine di un’intesa dalla valenza particolarmente significativa raggiunta dopo ben sedici anni dalla precedente, nel 2002, abbiamo a sorpresa registrato l’intervento della Commissione di garanzia, da noi ritenuto non coerente e, per tale ragione, apprendiamo con soddisfazione oggi la sentenza del Consiglio di Stato che accoglie il nostro ricorso contro tali disposizioni”.
“In sostanza la Commissione di garanzia è intervenuta sul tema della 'rarefazione', limitando la possibilità di esercitare il diritto di sciopero che già prevede l’esclusione di periodi significativi nell’arco dell’anno (l’attuale normativa prevede che non è possibile sciopero nei periodi di intenso traffico, le festività nazionali ed in occasione di particolari eventi).
“Da parte nostra –prosegue– l’obiettivo primario è evitare di dover arrivare allo sciopero da noi considerato strumento da adottare in estrema ratio, prediligendo il confronto negoziale e la contrattazione come unica via e la più efficace per risolvere eventuali conflittualità tra le parti”.
“Allo stesso tempo –conclude la nota– riconoscendo la funzione esercitata dalla Commissione di garanzia e il ruolo centrale da essa svolto anche negli ultimi anni di crisi dopo la pandemia Covid, auspichiamo un maggior impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, parti sociali, aziende, Istituzioni e la stessa Commissione, a intervenire tempestivamente, esercitando un ruolo fattivo nella prevenzione dei conflitti alla base dei futuri scioperi, agendo sulle cause, non limitandosi, quindi, a rimuovere o ridurne soltanto gli effetti”.