Gli attacchi informatici colpiranno sempre più le piccole e medie imprese italiane. I gruppi di cyber criminali internazionali hanno da tempo preso di mira aziende dei settori più disparati: ospedali, società energetiche, gestori aeroportuali, compagnie di navigazione cargo, aziende della logistica. Più spesso fanno scalpore, però, le violazioni ai siti istituzionali, come accaduto di recente ai portali dei ministeri Difesa, Esteri, Carabinieri, che hanno resistito.
Sono due i possibili scenari: "un cambio di target che prenda di mira le Pmi, decisamente più numerose e vulnerabili rispetto alla Pubblica amministrazione, cosa che farebbe danni seri. Oppure con un escalation dello strumento utilizzato" con "attacchi 'wiper' "che, invece che bloccare momentaneamente il servizio, cancellano ogni dato", ha spiegato l'amministratore delegato dell'azienda di sicurezza informatica Swascan, Pierguido Iezzi, intervistato dall'agenzia di stampa "Agi".
"Anche in questo caso -aggiunge- i danni sarebbero decisamente importanti". Il gruppo hacker che "entra dentro ad un sistema ed esfiltra dei dati" di una Pmi potrebbe infatti usarli come "oggetto di interesse in altri tavoli". Per adesso, gli attacchi ai siti istituzionali hanno creato soprattutto un panico che "è stato più sui siti e sui giornali che nella realtà, visto che i disservizi sono stati limitati".