Per affrontare queste sfide la Commissione europea (Ce) ha proposto un piano d'azione che prevede la realizzazione di una transizione verso un settore della pesca e dell'acquacoltura a basse emissioni di carbonio entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, una serie di misure a sostegno della transizione energetica verranno messe a punto. In primo luogo, saranno sviluppati combustibili a basse emissioni di carbonio, come il biodiesel da fonti rinnovabili. Sarà anche incentivato l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, come l'energia solare e quella eolica. Saranno inoltre esaminate misure per l'efficientamento energetico e l'utilizzo di tecnologie innovative come l'idrodinamica per ridurre il consumo di combustibile.
La Commissione Ue incoraggia inoltre l'introduzione di un'etichettatura energetica nel settore della pesca e dell'acquacoltura, in modo che le persone possano essere consapevoli dei consumi energetici dei prodotti acquistati. Saranno inoltre sviluppati meccanismi di finanziamento che aiutino le imprese ad investire in tecnologie a basse emissioni di carbonio. Inoltre, la Commissione europea sostiene che la transizione energetica verso un settore della pesca e dell'acquacoltura climaticamente neutro sia un'opportunità di sviluppo per le comunità costiere, poiché genererà posti di lavoro in queste aree e svilupperà l'innovazione tecnologica. In conclusione, la Ce spera che le misure proposte aiuteranno il settore a diventare climaticamente neutro entro il 2050, contribuendo all'obiettivo Ue di raggiungere la neutralità climatica e garantendo un futuro sostenibile per i due settori.