In Venezia la situazione è decisamente particolare e, a dimostrarlo, c'è anche l'ultimo sciopero programmato dal sindacato Usb dell'Actv (Azienda del consorzio trasporti veneziano). Originariamente previsto per lo scorso venerdì, è stato congelato al fine di garantire i servizi essenziali durante il periodo di Carnevale. Tuttavia, mentre le vaporette continuano a navigare nelle acque della laguna, c'è un'altra questione che preoccupa i marinai. La presenza di natanti privati che sfrecciano nei canali, con la nebbia che rende impossibile vedere a più di un palmo dal naso, rischia di creare incidenti.
"Bisognerebbe avere un'amministrazione comunale che non sia sorda alle problematiche del trasporto pubblico locale", commenta Alberto Cancian, segretario esecutivo provinciale Usb di Actv. Le richieste del sindacato sono state spostate ad una data da destinarsi, ma rimangono valide: l'abolizione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, il salario minimo e l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro. Sotto la coltre di nebbia, quindi, le barche dell'Actv continuano a navigare ed a garantire il servizio di trasporto pubblico a Venezia in un momento così importante. Si auspica, inoltre, che l'amministrazione comunale sia ben attenta alle problematiche inerenti il trasporto pubblico e che si faccia in modo che i natanti privati evitino di uscire in condizioni meteo avverse, per evitare incidenti e garantire la sicurezza dei marinai.