La guardia costiera degli Stati Uniti ha comunicato in questi giorni che aprirà un fascicolo di indagine per chiarire la dinamica e le cause che hanno portato al decesso di quattro cittadini statunitensi ed altrettanti feriti, durante alcune crociere che si sono svolte in Antartide alla fine dello scorso anno. Si tratta di quattro incidenti marittimi avvenuti in meno di tre settimane. L'obiettivo è quello di migliorare la sicurezza e prevenire altri fatti del genere.
Alcuni esperti della United States Coast Guard Activities Europe, con sede nei Paesi Bassi, e del National Transportation Safety Board (Ntsb), insieme ad altri investigatori, sono stati inviati ad Ushuaia, in Argentina, punto di partenza comune per le crociere in Antartide. Sono stati più di 50.000 i crocieristi in Antartide nella stagione 2019-2020 secondo il giornale americano "Washington Post".
Il porto argentino è stato la meta anche delle navi protagoniste dei quattro incidenti registrati tra il 15 novembre e il primo dicembre 2022. Il 15 novembre due americani sono deceduti dopo il capovolgimento di un gommone partito dalla nave madre "World Explorer", battente bandiera portoghese, noleggiata dalla compagnia Quark Expeditions.
Un'altra persona era deceduta il 29 novembre a bordo della nave "Viking Polaris", battente bandiera norvegese, colpita da un'onda anomala. Infine una quarta persona è deceduta il primo dicembre mentre si trovava a bordo della "Plancius", battente bandiera olandese e gestita da Oceanwide Expeditions.