Il comune di Castellammare di Stabia ha convocato un tavolo tecnico per discutere sul futuro dello stabilimento Fincantieri. Il primo incontro in agenda potrebbe tenersi il prossimo 14 febbraio. È stato il commissario straordinario Raffaele Cannizzaro, ex-prefetto che amministra la macchina comunale dopo lo scioglimento per "condizionamenti" della criminalità organizzata.
Tra le priorità in agenda del tavolo c'è l'esclusione dello scalo marittimo dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che aveva messo 380 milioni di Euro a disposizione dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale, che andranno però agli altri due scali campani, ossia quello di Napoli e quello di Salerno. Dal canto suo Fincantieri è pronta ad investire, ma occorre che il Governo e la Regione vadano oltre le dichiarazioni d'intenti.
Questo mancato finanziamento dei progetti nell’area portuale stabiese ha messo in allarme i portatori di interesse del territorio. Il futuro del porto di Castellammare di Stabia, infatti, coincide con lo sviluppo stesso dello stabilimento del Gruppo Fincantieri. Il discorso sugli investimenti è congelato da alcuni anni e su questo punto i sindacati di categoria Fiom, Fim ed Uilm parlano di un'Italia che viaggia a due velocità con "il Nord che avanza e la Campania che arretra".
Sarà presente all'incontro anche il presidente dell'Autorità portuale Andrea Annunziata, che di recente ha precisato: "Non è questione di soldi, attendiamo i progetti e le scelte politiche". Al centro dell'incontro, quindi, c'è il piano di investimenti, già discusso in passato, ma oggi aggiornato da nuove soluzioni tecniche. L'obiettivo dell'incontro è far sì che a Castellammare non si costruiscano più solo pezzi di nave da completare altrove, ma che qui vengano costruite e battezzate le unità navali.