La Francia si prepara allo sciopero nazionale dei trasporti che prende il via domani, 31 gennaio. Si tratta di una mobilitazione indetta per protestare contro la riforma delle pensioni voluta dal primo ministro Elisabeth Borne e dal presidente Emmanuel Macron. Incroceranno le braccia i dipendenti dei trasporti pubblici di metropolitane, treni ed autobus.
"Sarà una giornata difficile, molto difficile" per il settore dei trasporti. "Farò di tutto con Sncf (Société Nationale des Chemins de Fer français is France) e Ratp (Régie Autonome des Transports Parisiens) per limitare l’impatto sulla vita quotidiana e sugli spostamenti dei francesi", ha affermato il ministro dei trasporti, Clément Beaune, intervistata dalla radio francese "Rtl".
Questo sciopero arriva dopo la giornata di mobilitazione proclamata il 19 gennaio (vedi notizia pubblicata da Mobilità.news). In entrambi i casi la protesta ha come obiettivo quello di fare marcia indietro all'esecutivo in merito alla riforma che prevede, in particolare, l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. L'Eliseo però tira dritto, sostenendo che lo stop a tale misura "costerebbe 85 miliardi di Euro di debito aggiuntivo per i francesi”.