L'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mare Adriatico orientale ha diffuso oggi i dati sul traffico marittimo per l'anno 2022. In particolare, i porti di Trieste e di Monfalcone hanno registrato numeri record sia nel settore della movimentazione merci che in quello del trasporto-passeggeri, con oltre 61 milioni di tonnellate (+4,03% sul 2021) e 532.935 passeggeri transitati (Trieste da sola segna un +243,83%). Oltre 11.000 i treni giunti nei due scali.
"Dalla Cina arrivano notizie preoccupanti ed i porti di tutto il mondo si aspettano un rallentamento del trend attuale. Per questo stiamo elaborando un piano di nuovi investimenti per un miliardo di valore, quasi la metà da fondi Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ed il resto grazie ad investimenti privati", commenta il presidente dell'Autorità portuale, Zeno D'Agostino.
"Oggi -aggiunge- siamo un porto che dipende sempre meno dal petrolio, avendo saputo progressivamente diversificare. Multisettorialità e complessità dunque sono i veri punti di valore di un sistema flessibile. I risultati del 2022 però non devono farci abbassare la guardia".
Nonostante la pandemia ed il conflitto ucraino che ha amplificato la crisi energetica, rallentando gli scambi globali, il sistema portuale dell’Adriatico orientale ha raggiunto nel 2022 traguardi mai visti prima. Partendo da Trieste, spicca la performance del settore container che registra una crescita a 877.795 Teu movimentati (+15,92% sul 2021): è il miglior risultato in assoluto per lo scalo giuliano.