La Sezione controllo enti della Corte dei conti ha approvato la relazione di gestione 2021 della società di gestione autostradale Anas. Ha evidenziato tuttavia la presenza di ritardi negli investimenti rispetto al contratto di programma: lo scostamento tra previsione e consuntivo è pari al -51%. Fatto che, secondo i giudici, potrebbe mettere a rischio le nuove opere. Lo si legge nella delibera 146/2022.
"Abbiamo chiuso il 2022 con 4,6 miliardi di Euro in gare. Nei prossimi anni prevediamo un piano di investimenti molto ambizioso, che abbiamo condiviso con il Gruppo Fs e che conta cinquanta miliardi di Euro in dieci anni", è il commento dell'amministratore delegato di Anas, Aldo Isi.
La società, controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato, ha un volume di lavori in corso pari a 5,25 miliardi di Euro per la creazione di nuove infrastrutture stradali; mentre si attestano rispettivamente a 1,31 miliardi di Euro e a 154 milioni di Euro gli importi dei lavori avviati e di quelli ultimati. Ammontano a 156 e 799 milioni di Euro la manutenzione ricorrente e quella programmata.
La relazione sulla gestione 2021 di Anas testimonia una positiva evoluzione nella sorveglianza: l'attività di controllo delle opere d'arte (ponti e viadotti) constano di 69.506 ispezioni ricorrenti e 15.703 ispezioni principali. Sotto il profilo economico, il patrimonio netto si è attestato su un valore pari a 2.44 miliardi di Euro (era 2,42 nel 2020) con disponibilità liquide pari a 388 milioni di Euro (+157 milioni sul 2020).