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Mercato italiano dell'auto elettrica frena

Motus-E chiede al Governo nuove misure di stimolo

Il volume di immatricolazioni di auto elettriche nel mercato italiano nel 2022 è sceso ad un livello che ha sfiorato il minimo storico. Le vetture alimentate 100% a batteria vendute sono state 49.058 (-27,1% sul 2021), peggio che nel 2020 quando il Paese era in piena crisi sanitaria. Lo sottolinea Motus-E, l'associazione italiana degli stakeholder della mobilità elettrica.

"È un dato che non può essere sottovalutato, specialmente alla luce del contesto in cui si inserisce". "Siamo l'unico tra i grandi Paesi europei a registrare nel 2022 un calo delle vendite di auto ad emissioni zero e questo non può non innescare qualche riflessione". "L'anomalia italiana dell'anno appena concluso ha trovato terreno fertile essenzialmente nella poca pianificazione delle politiche incentivanti", sottolineano da Motus-E. 

Guardiamo ai modelli elettrici più venduti nel 2022 in Italia: la Fiat 500e conquista il primo posto con 6283 unità immatricolate. In seconda posizione la Smart Fortwo con 4544 unità. Segue la Tesla Model Y a quota 4199. Al quarto e quinto posto, rispettivamente, troviamo la Dacia Spring con 2825 unità e la Renault Twingo con 2738.

"Senza interventi -continuano- l'Italia rischia di accumulare un gap difficile da colmare rispetto ai Paesi con cui dovrebbe ambire a confrontarsi". Fortunatamente "il Governo ha in mano tutti gli strumenti per riportare il mercato italiano lì dove dovrebbe essere, nella serie A dell'Europa, senza accontentarsi di uno scivoloso ruolo di secondo piano". Per recuperare terreno si potrebbe "dare continuità agli incentivi al noleggio" e rivedere il "trattamento fiscale delle flotte aziendali, per favorire le auto a zero ed a basse emissioni".

La quota di mercato delle vetture elettriche in Italia nel 2022 è passata al 3,7% (era il 4,6% nel 2021). Il confronto con gli altri Paesi europei sottolinea l'emergenza: nei primi 11 mesi dell'anno la market share delle auto a batteria è stata del 13% in Francia, del 15,7% in Germania, del 15,1% nel Regno Unito. Unica nota positiva: il timido recupero negli ultimi mesi dell'anno del noleggio a lungo termine di veicoli a batteria. 

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