"È urgente che il Governo dia corso ai decreti sulle aree idonee per consentire alle nostre Regioni di perimetrare e di scegliere i luoghi più adatti ad accogliere gli impianti”, ha affermato l’assessore dell’Industria con delega all’energia, Anita Pili, che ieri è intervenuta all’assemblea, organizzata dai sindaci del Montiferru e tenutasi a Santu Lussurgiu, dal titolo: “Parchi eolici nel Montiferru: opportunità o scempio ambientale?”. Focus dell’incontro, le nuove richieste di installazione di impianti di fonti energetiche rinnovabili in Sardegna, nell’area del Montiferru, da parte di Enel Green Power Srl.
A tale proposito, l’assessore Pili aveva scritto la scorsa settimana al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per sollecitare un incontro in seguito alle segnalazioni degli amministratori locali. Come riferisce Pili, coordinatore della Commissione energia della Conferenza delle Regioni, il ministro dell’Ambiente aveva già prima di Natale dato rassicurazione agli assessori delle Regioni sul tema.
"Sosteniamo le ragioni degli amministratori locali –afferma l’assessore dell’Industria– attualmente esclusi dai procedimenti autorizzativi per i grandi impianti ad energia rinnovabile. Il problema –spiega– non è come produrre, perché è certo che le rinnovabili siano la priorità, bensì dove. Il precedente governo –prosegue– aveva adottato delle semplificazioni dei percorsi di autorizzazione, che non tenevano conto delle specificità dei territori: come già sottolineato, vi sono importanti progetti di sviluppo territoriale che hanno un valore superiore al mero interesse privatistico e che solo in una progettazione complessiva territoriale possono restituire qualcosa alle comunità locali.
È imprescindibile apportare un correttivo politico, ed è urgente legiferare in maniera rapida sull’iter di definizione delle aree idonee, per restituire certezza alle istituzioni, alle comunità ed anche ai potenziali investitori.
Non ci sottraiamo alla solidarietà energetica –conclude l’esponente della Giunta Solinas– ma non staremo a guardare mentre altri decidono per noi”.