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Terzo fast corridor per il porto di Gioia Tauro

Firmato protocollo per collegamento veloce con Bari

A pochi giorni dall’avvio del Fast corridor ferroviario che collega il porto di Gioia Tauro all’interporto di Padova, il direttore generale dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli (Adm), Marcello Minenna – in veste di direttore territoriale ad interim per la Calabria ed il direttore territoriale per la Puglia, il Molise e la Basilicata, Marco Cutaia, hanno firmato ieri il protocollo relativo al nuovo corridoio ferroviario veloce per il trasporto delle merci dal porto calabrese allo scalo intermodale di Bari.

Il capoluogo pugliese è la terza città italiana, dopo Bologna e Padova, ad essere connessa al porto di Gioia Tauro dal progetto di fast corridor realizzato da Adm in sinergia con l’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale ed Ionio (Adsp) e gli operatori economici di settore: grazie a questa infrastruttura sarà possibile, per le merci in arrivo nel porto della Piana da Paesi esterni all’Unione doganale dell’Ue, evitare lo sdoganamento nello scalo marittimo per essere trasportate, attraverso il gateway ferroviario di 325.000 mq che connette il porto alla rete ferroviaria italiana,nei diversi snodi interportuali dove le necessarie formalità doganali si svolgono più agevolmente. 

Come per gli altri due fast corridor la sicurezza delle merci durante il trasporto è garantita da un sistema digitale progettato e gestito direttamente da Adm, che monitora costantemente i container via satellite.

Le infrastrutture logistiche realizzate, unitamente alle molte altre progettualità che hanno interessato la Regione sin dall’attivazione nel giugno 2021 della Direzione territoriale Adm per la Calabria, confermano il grande interesse strategico di Adm verso il territorio, sia sotto il profilo degli investimenti produttivi sia sotto quello della tutela ambientale, favorendo il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma; un’iniziativa che rientra a pieno titolo nelle politiche di ecosostenibilità già promosse da Adm in altri settori, non ultimo quello dello smaltimento dei relitti delle imbarcazioni impiegate per l’immigrazione irregolare.

Nei giorni scorsi è stato presentato, inoltre, il progetto definitivo della “cittadella delle ispezioni”, che vedrà realizzata nel porto della Piana una struttura polifunzionale di cinque ettari per le ispezioni doganali e fitosanitarie.

Con quasi 4 milioni di container movimentati ogni anno, il porto di Gioia Tauro –non a caso individuato come sede regionale di Adm– è primo in Italia per connettività ed è riferimento nel transhipment: una competitività in ambito logistico di rilevanza internazionale che lo pone come hub strategico europeo.

Più in generale, l’iniziativa si inquadra in un progetto di ampio respiro che vede protagonisti la Regione Calabria e l’Adsp con i rispettivi presidenti, convintamente impegnati a creare i presupposti di un marcato sviluppo nelle economie di scala, per un Mezzogiorno da trasformare in polo attrattivo di nuovi investimenti produttivi a beneficio dell’intero Sistema Paese.

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