Pubblicata la quarta edizione del "Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2021" realizzato dal Centro studi CoMar, contenente importanti previsioni per il 2022. Tra le aziende da cui quest'anno ci si aspetta il maggior aumento di fatturato si distinguono la Società nazionale per l'assistenza al volo (Enav) che segna un +106% e le aziende energetiche Eni al +100%, Enel al +84%, e Saipem con il +46%. Tra quelle con i minori incrementi, dal 10% in giù, sono di Snam, Italgas, Terna, Leonardo e Poste.
Secondo il report, le 34 società industriali e di servizi controllate dallo Stato, attraverso il ministero dell`Economia e delle finanze (Mef), mostrano di avere superato il difficile periodo della pandemia. Ciò costituisce un buon punto di partenza per affrontare con buone prospettive le incertezze del 2022: crescita dei costi delle materie prime, alto tasso di inflazione, dal rialzo dei tassi d'interesse bancari, frenata dei consumi.
Nel dettaglio, nel 2021 le 34 società statali hanno fatturato complessivamente 279,6 miliardi di Euro, in aumento di 86,9 miliardi (+45,1%) rispetto al 2020. Gli utili invece si attestano sui 11,4 miliardi di Euro, in miglioramento di 15,6 miliardi rispetto all'anno precedente in cui si registravano risultati in perdita. I debiti invece ammontano a 182,8 miliardi di Euro, in crescita di 18,6 miliardi (+11,3%) rispetto al 2020. Considerando la ripartizione del fatturato per singoli settori nel 2021, la maggior parte di questo (87,2%) è realizzato nell'ambito delle reti infrastrutturali energetiche, trasporti e telecomunicazioni; segue la meccanica (10,4%).
Per quanto riguarda le classifiche delle singole aziende sui bilanci 2021, pur considerando la diversità dei rispettivi settori di appartenenza, le società con il migliore rapporto "risultati su fatturato" sono: Snam (+45,7%), Terna (+31,7%), Italgas (+28,6%), Infratel (+27,3%), Sport e Salute (+20,6%), Poste (+17,6%). Le peggiori invece sono: Itsart (-3.039,5%), Eur (-173,4%), ITA Airways (-164,3%), Open Fiber (-58,1%), Saipem (-35,8%).