La trattativa per la privatizzazione della compagnia di bandiera ITA Airways potrebbe trovare un ostacolo nelle vicende giudiziarie dell'ex-vettore aereo tricolore Alitalia. Il motivo? Le cause di lavoro intentate da 1147 ex-dipendenti oggi in cassa integrazione, presentate presso i tribunali di Roma, Milano e alcuni all'estero. Per questo ITA potrebbe mettere fine a un nodo importante della politica aziendale: non assumere chi era ricorso ai giudici.
Il Gruppo tedesco dell'aviazione Lufthansa, interessato a rilevare la maggioranza del capitale dell'aviolinea ITA Airways, è spaventato dai possibili impatti negativi sulla compagnia italiana. Nei colloqui con il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef), azionista al 100% di ITA, il management di Lufthansa ha chiesto allo Stato di impegnare il denaro necessario per risarcire i dipendenti di Alitalia eventualmente vincitori delle cause giudiziarie.
Adesso però, negli incontri con i sindacati (Cgil, Cisl ed Uil, Cub e Usb) ITA Airways ha lasciato intendere che nel 2023, quando il vettore aereo recluterà oltre 1200 persone tra piloti ed assistenti di volo, potrebbe assumere anche persone in causa contro ITA. L'obiettivo è quello di ridurre il numero dei contenziosi. Si tratta di un passo finalizzato ad imprimere una forte accelerazione entro gennaio 2023, per chiudere la partita sulla privatizzazione.