L'Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale ha chiarito quali sono gli obiettivi e le sfide per i porti campani nel 2023. Dall'allungamento delle banchine a Napoli e Salerno per le navi da crociera, passando per i lavori di dragaggio, fino al completeremo della stazione ferroviaria del Beverello. Tre le parole d'ordine: green, occupazione, competizione. L'obiettivo è quello di battere la concorrenza dei mercati del nord Europa.
"L'idrogeno è la scommessa per il futuro. Ma siamo già al lavoro per l'elettrificazione delle banchine per alimentarle con le energie alternative. A Salerno entreranno in funzione dopo dieci anni, finalmente, le turbine a moto ondoso con cui illumineremo tutto il porto con un risparmio di quasi 500.000 Euro all'anno. Siamo tra i primi in Europa a verificare con Bruxelles la realizzazione di una comunità energetica con l'aiuto dei privati. Semplificazione e sostenibilità ambientale potranno assicurarci anche altri posti di lavoro", spiega il presidente dell'Autorità, Andrea Annunziata.
L'ambizione del settore portuale campano per il futuro è alimentata con 400 milioni di Euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra le priorità ci sono il trasporto crocieristico e la movimentazione delle merci. Il turismo ha infatti trainato l'economia del mare nel 2022 con 1,5 milioni di passeggeri a Napoli ed oltre 12 milioni in viaggio tra il golfo e le isole. Il settore cargo, inoltre, ha fatto segnare un +4% sul pre-pandemia.
"Napoli e la Campania hanno conquistato una credibilità importante sui mercati internazionali. Siamo secondi solo a Hong Kong ed ora ci sono prospettive incoraggianti con il documento di pianificazione strategica che prevede lo spostamento delle merci più a Sud", ha concluso Annunziata.