Una donna palermitana è riuscita a annullare le otto multe che aveva ricevuto per aver infranto le regole sulla Ztl palermitana. Secondo una sentenza del Giudice di Pace, le sanzioni non sono state emesse in base a un errore, ma in base a un regolamento che richiede anche ai veicoli elettrici di essere autorizzati, previa iscrizione gratuita a una lista bianca. Tuttavia, la donna non ha dovuto pagare le multe poiché non era stata adeguatamente informata. Questo caso dimostra l'importanza di conoscere le norme sull'accesso alla Ztl, per evitare problemi.
Una storia a lieto fine quella vissuta da una donna palermitana, la quale è riuscita ad annullare le otto multe che aveva ricevuto per aver infranto le regole sulla Ztl palermitana. La vicenda, emersa da una recente sentenza del Giudice di pace di Palermo, dimostra che le sanzioni non sono state emesse per errore, ma in base a quanto regolamentato dal disciplinare tecnico della Ztl centrale. È stata infatti richiamata l'ordinanza dirigenziale del 2017 modificata nel 2020, secondo cui anche le auto elettriche, nonostante non inquinino, devono essere autorizzate all'accesso nella Ztl, previa richiesta gratuita di iscrizione ad una “lista bianca”. Tuttavia, stando alla decisione del giudice, la donna non doveva pagare le multe poiché non era stata adeguatamente informata sulle regole in vigore. Inoltre, nel verbale non era stato fatto alcun riferimento al disciplinare tecnico da cui sarebbero scaturite le sanzioni. Un caso di assoluto interesse, dunque, che potrebbe riguardare tutti coloro che possiedono auto elettriche e non hanno provveduto a registrare i veicoli nella “lista bianca” del Comune. Una storia che dimostra quanto sia importante conoscere le norme che regolano l’accesso alla Ztl, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti.