Questa mattina, a Roma, un presidio davanti al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) ha visto la partecipazione di Legambiente, le testate "La Nuova Ecologia" e "BikeItalia", Fiab, Touring Club Italiano, Accpi, Ancma, Asvis, Clean Cities Campaign, Fondazione Luigi Guccione, Fondazione Michele Scarponi, Associazione "Io rispetto il ciclista", Associazione Lorenzo Guarneri, Kyoto Club, Salvaiciclisti, Velolove e Vivinstrada. Tutte queste associazioni hanno unito le loro forze per un unico obiettivo: quello di chiedere una maggiore sicurezza stradale. Accompagnati dallo slogan "Basta morti in strada, basta morti in bici", hanno fatto appello al Governo perché prenda provvedimenti urgenti, al fine di garantire una viabilità più sicura ed a misura di persone.
Le associazioni hanno ribadito che non è più ammissibile continuare ad accettare il tributo quotidiano di morti e feriti su strada, dal momento che la strada rappresenta la prima causa di decesso tra i giovani italiani ed un pericolo per utenti vulnerabili come i ciclisti. Le richieste sono state chiare: città a 30 km/h, più fondi per le ciclabili, una legge sulla distanza di sorpasso a 1,5 metri, sostegno alle politiche orientate alla Vision Zero ed il ripristino immediato dei finanziamenti alle ciclovie. Ora spetta al Governo ed al Parlamento dare risposte concrete e mettere in atto misure volte a fermare la strage che ogni giorno colpisce tanti utenti in bicicletta.