Regole molto severe in Giappone: per aver rubato 7 dollari (1000 yen) un autista di autobus ha perso il suo pacchetto pensione del valore di 84.000 dollari (12 milioni di yen). Prima della sentenza definitiva della Corte suprema era anche stato licenziato dalla società per cui lavorava.
Nel 2022 l'uomo, secondo le ricostruzioni, aveva chiesto a un gruppo di cinque passeggeri di pagare monete dal 150 yen depositandole in una cassetta per la riscossione dei biglietti e aveva poi accettato una banconota da 1000 yen a mano, che però non aveva segnato correttamente. A incastrarlo le telecamere, nonostante abbia negato l'accaduto con il suo superiore. Questo non sembra essere stato il primo episodio di trasgressione dell'autista: durante la sua carriera era stato più volte rimproverato per vari incidenti, come il fatto di fumare la sigaretta elettronica in servizio con passeggeri a bordo. Necessario quindi l'intervento delle autorità: "Ognuno degli autisti di autobus lavora da solo e gestisce denaro pubblico. Abbiamo preso molto sul serio il fatto che si sia verificata un'appropriazione indebita in questo settore del nostro lavoro. Se le nostre misure rigorose non venissero accettate, la nostra organizzazione potrebbe diventare negligente e ciò potrebbe portare all'erosione della fiducia del pubblico" ha spiegato Shinichi Hirai, funzionario dell'ufficio trasporti pubblici di Kyoto.
Per questa appropriazione indebita, l'autista si è visto negare la pensione e perciò ha citato in giudizio la città, ma ha perso la causa. Sebbene il verdetto sia stato precedentemente annullato a suo favore perché una sentenza del tribunale aveva definito eccessiva la punizione, la Corte suprema ha confermato la pena originale: la condotta dell'uomo avrebbe potuto provocare una perdita del senso di fiducia del pubblico verso il sistema e minare il buon funzionamento del servizio autobus.