Press
Agency

Porti italiani: servono innovazioni, infrastrutture moderne e goverance più efficiente

Ritardi, sostenibilità e carenza di competenze restano le sfide aperte

La posizione geografica strategica dell’Italia rende i suoi porti un nodo cruciale per l’economia internazionale, però questo sistema è allo stesso tempo estremamente complesso da gestire e sviluppare in modo competitivo. Le problematiche storiche, legate ai ritardi infrastrutturali, si uniscono con le difficoltà geopolitiche globali e le nuove sfide incentrate sulla sostenibilità e sull'innovazione. Queso è quanto risulta da un'analisi di Roberto Rubboli, vice presidente di Assologistica.

I recenti conflitti mondiali hanno impattato i traffici marittimi italiani, specialmente nell'area adriatica la quale è fortemente legata ai territori coinvolti nelle guerre. L’instabilità delle rotte e le incertezze nei trasporti stanno ridisegnando le dinamiche commerciali chiedendo agli operatori un continuo adattamento. A questo si aggiungono: le connessioni ferroviarie e stradali inadeguate, una burocrazia eccessiva e la frammentazione delle competenze tra gli enti di controllo, che di conseguenza riducono la competitività degli scali italiani rispetto a quelli europei.

In questo contesto secondo Rubboli l’innovazione deve diventare un elemento chiave per il futuro, in questa direzione il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro ha fatto registrare dei progressi, le questioni legate alla gestione delle pensioni, il lavoro usurante e la digitalizzazione rimangono ancora irrisolte. A tutto questo si aggiungono la difficoltà di reperire personale qualificato e i costi legati alla transizione ecologica come l’elettrificazione delle banchine e la regolamentazione delle emissioni.

Per affrontare queste sfide è quindi urgente adottare un modello di governance più efficiente e coordinato, che integri visioni strategiche a lungo termine con investimenti adeguati. Un sistema portuale davvero competitivo e in grado di mantenere il suo ruolo economico è possibile solo se si valorizza la pluralità delle gestioni private, pur mantenendo il controllo pubblico. Al contempo la crescente concentrazione dei servizi portuali in pochi grandi gruppi imprenditoriali e il fenomeno del gigantismo navale richiedono un’attenta regolamentazione per evitare squilibri economici e minacce alla competitività del sistema.

Suggerite

Riforma delle Autorità Portuali e Innovazioni nei Trasporti Italiani

Progetti innovativi per una gestione efficiente delle infrastrutture di trasporto italiane

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha recentemente sottolineato l'importanza di una riforma strutturale per la governance dei porti e delle Autorità portuali italiane. Durante... segue

Espansione di MSC: nuova strategia per l'accesso ai porti globali

Impatti dell'accordo Msc-Ck Hutchison sui porti strategici del Canale di Panama

La compagnia marittima Msc, fondata da Gianluigi Aponte, sta esplorando la possibilità di escludere due porti panamensi da un accordo di 22,8 miliardi di dollari per l'acquisizione di oltre 40 terminal... segue

Porti di Palermo e Termini Imerese ottengono riconoscimenti ISO

Riconoscimento di eccellenza per la gestione e l'ambiente nei porti siciliani

L'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale ha recentemente conseguito per i porti di Palermo e Termini Imerese le prestigiose certificazioni ISO 9001 e ISO 14001, fornite da DNV, un... segue